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Il gelato gusto uva

Autore: Sandro Galantini

Tutta colpa del gusto uva. Lo credereste? Eppure è così.

Mi ci ero imbattuto nella gelateria di via Condotti, quella con gli interni in radica e ottone. Non ci ero mai entrato per una sorta di timore reverenziale; troppo lusso per una gelateria. Ed infatti ogni volta che ci passavo davanti, mai, davvero mai, vi avevo visto, lanciando fuggevoli  e pudiche occhiate, persone normali. Intendo come me. Quelli che non vestivano giacche di alta sartoria e cravatta rigorosamente Marinella, indossavano - era facile intuirlo - morbide maglie di cashmere, più informali ma non meno costose. E le donne, truccate con cura ed elegantissime sui loro tacchi alti, ostentavano con disinvoltura brillanti e monili d’oro. E poi le loro facce: visi distesi, levigati come la porcellana, e sguardi sicuri di chi, a differenza di me, non conosce l’ansia di arrivare a fine mese con una striminzita pensione da maestro elementare [...].

 

Sandro Galantini, storico, giornalista e saggista, è nato a Senigallia nel 1964 e risiede a Giulianova.

Laureatosi in Giurisprudenza all’Università di Urbino e perfezionatosi poi alla Scuola di Applicazione Forense dell’Università di Teramo, si dedica inizialmente alla ricerca giuridica pubblicando due volumi riguardanti rispettivamente problematiche criminologiche e giuslavoristiche. Dal 1987 i suoi interessi virano decisamente verso la storia moderna e contemporanea dell’Abruzzo: attualmente sono circa 50 i lavori scientifici a sua firma e che gli sono valsi nel 1996 il premio “F. Carrara” per la saggistica storica, nel 2004 il Premio Internazionale “G. Sciacca” per meriti culturali e, nel 2005, il Diploma di merito della Fondazione Mauriziana.

Alla ricerca Sandro Galantini alterna un’intensa attività giornalistica: collaboratore di varie testate, locali e nazionali, direttore responsabile de “Lìnfera”, quadrimestrale nazionale di letteratura con sede a Roma, vince nel 2003 il premio giornalistico nazionale “G. Polidoro” per la sezione carta stampata.

Le sue incursioni nella poesia e nella narrativa hanno prodotto una plaquette di versi ed alcuni riconoscimenti, tra i quali il “Collare Gran Premio” ricevuto dall’associazione Il Quadrato di Milano nel 1988, il Premio nazionale di poesia “La Torre” e, nel 2009, il Premio “G. Sgattoni” per un racconto breve.

 

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