Autore: Francesca Nava
[...] Quando riaprì gli occhi, Malvaldi non riuscì a scorgere nulla. Cercò di muoversi, ma aveva gli arti tutti intorpiditi. Era buio, faceva un freddo terribile e un tanfo disgustoso gli opprimeva le narici: era come essere in un sarcofago. Urlò, ma la voce gli uscì a malapena. A un tratto penetrò un filo di luce e, come una falce di luna, apparve il sorriso perfido della signora Pellenghi.
«Vede cosa succede a impicciarsi degli affari degli altri?» sussurrò la donna in tono mellifluo. «Ora le toccherà marcire in questo congelatore insieme a mio marito! Può concedersi qualche gelato, finché ne avrà la forza. Quelli che ho accumulato finora saranno sufficienti a conservare i cadaveri di entrambi per molto, moltissimo tempo.»
Rise, una risata diabolica e folle, e richiuse con un tonfo lo sportello del congelatore.
Malvaldi spalancò gli occhi, atterrito, mentre la luce fievole della cantina svaniva e il colpo secco di un lucchetto lo condannava per sempre.
Per lo meno, pensò fra sé e sé, si sarebbe potuto gustare un ultimo gelato.
Francesca Nava è nata a Brescia nel 1987. Laureata in Lettere Moderne, ha pubblicato con la Galaad edizioni alcuni libri di favole per bambini e non. Ora fa il mestiere che per lei è il più bello del mondo: la libraia!